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Appuntamenti della Comunità

Dio ci vuole sani

Purtroppo, spesso attribuiamo alla volontà del Signore malattie o dolori che sono causate invece da negligenze, eccessi, imprudenze, cattive abitudini, peccati. Se ci ammaliamo, non diciamo “questa è volontà di DIO”.

Perché per l’ansia di possedere i beni di consumo, per mancanza di riflessioni nell’uso delle risorse meravigliose che il Signore ci ha donato, l’uomo sta distruggendo il suo ricco pianeta, ci stiamo suicidando. Sappiamo pure, che gli eccessi dell’alcool, del fumo, della droga, dei cibi, del sesso, dei divertimenti, causano malattie e spesso nascono figli deformi che vivono una vita piena di dolori. Questa non è la volontà di DIO.
Certamente dobbiamo anche dire, che alcune malattie sono permesse da DIO, ma solo per correggere i suoi figli; o come spesso accade, dalla conseguenza dei loro peccati. “Perciò egli non ci toglie mai la sua misericordia, ma, correggendoci con le sventure, non abbandona il suo popolo” (2Mac 6,16). E ancora “Talvolta egli lo corregge con dolori nel suo letto e con la tortura continua delle ossa” (Gb 33,19).
Egli vuole la nostra salvezza e il nostro ravvedimento, non agisce mai per vendetta, ma per amore. “perché il Signore corregge chi ama, come un padre, il figlio prediletto” (Pro 3,12).

IL SUO NOME E’ GESU’

Non possiamo capire la missione di Gesù, se alla luce del Vangelo non lo riconosciamo come salvatore di tutto l’uomo e di tutti gli uomini.
La grande prova per dimostrare che il Signore vuole che siamo sani, eccetto i casi nominati e che Gesù si è impegnato a guarire: “Ogni sorta di malattie e di infermità” (Mt.4,23).
Lui guarì tutte le malattie:

• DEL NOSTRO SPIRITO - causata dal nostro peccato personale.
• DELLE EMOZIONI – causata dalle ferite emozionali del passato.
• MALATTIA FISICA DEL CORPO
• OPPRESSIONE DIABOLICA

E’ utile quindi conoscere i suoi diversi modi di agire quando guariva gli ammalati che si avvicinavano perché: “Da Lui usciva una forza che sanava tutti” (Lc.6,19).

1. IMPOSIZIONI DELLE MANI: COMPASSIONE

Quando il lebbroso gli disse: “Se vuoi puoi guarirmi” Gesù non si accontenta di rispondergli: “Stese la mano, lo toccò” (Mc.1,40-41)
“Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi colpiti da mali di ogni genere li condussero a lui. Ed egli, imponendo a ciascuno le mani, li guariva. (Lc.4,40)

2. CONTATTO SPECIALE CON GLI ORGANI DEI SENSI

Al cieco di Betsaida “……dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani……Vedi qualcosa?……allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente………” (Mc.8,22-26)
Al sordo muto: “gli mise le dita negli orecchi sputò e gli toccò la lingua con la saliva, poi alzò gli occhi al cielo e disse a quell’uomo < EFFATA’ > apriti” “Fa sentire i sordi, e fa parlare i muti” (Mc.7,32-37)

3. CONTATTO CON IL SUO MANTELLO

L’emoroissa alle sue spalle gli toccò il mantello e all’istante le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era stata guarita. (Mc.5,27-29)

4. UNZIONE CON OLIO

Marco 6,12-13 Gli apostoli inviati per la prima loro missione, leggiamo: “E partiti, predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demoni, ungevano di olio molti infermi, e li guarivano”
Gc.5,14-15 “Chi è malato chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. La preghiera fatta con fede salverà il malato, il Signore lo rialzerà e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati”.

5. COMANDA ALLA MALATTIA DI ALLONTANARSI

Lc.4,38-39 “Uscito dalla sinagoga, entrò nella casa di Simone, la suocera di Simone era in preda ad una grande febbre e lo pregarono per lei. Chinatosi intimò alla febbre, e la febbre la lasciò……”
All’uomo dalla mano paralizzata in Sinagoga Comanda: “Stendi la tua mano……” (Lc.6,6-11)
Mt.9,6-8 Gesù guarisce il paralitico: “Alzati, prendi il tuo lettuccio, va a casa tua………”
Gv.11,43-44 Resurrezione di Lazzaro Il Signore ordina: “Togliete la pietra” poi gridò a gran voce “Lazzaro vieni fuori”. Gesù disse loro “Scioglietelo e lasciatelo andare”

“GESU’ E’ SEMPRE LO STESSO, ieri, oggi e sempre” (Ebr.13,8).

Il Signore Gesù è il nostro modello perfetto. Egli ci ha detto: “Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi” (Gv.13,15).
“In verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che Io compio, e ne farà di più grandi” (Gv.14,12).
Davanti a queste due citazioni dobbiamo chiederci: il nostro atteggiamento non sarà segno di povertà di fede?, la nostra poca fede limita l’unzione del Signore?
“Ed egli rispose loro: Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: «Spòstati da qui a là», ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile” (Mt 17.20-21)

SIAMO MINISTRI DELLA GUARIGIONE PERCHE’ GESU’ MANDO’ A GUARIRE

Prima dell’ascensione Gesù apparve agli 11 mentre stavano a mensa…….disse loro: “Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura……questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno” (Mc.16,17-20)
Collaborare con il Signore per la guarigione degli altri è una delle più belle opere di misericordia. E’ un carisma che esiste oggi, lo Spirito Santo lo concede, come tutti gli altri carismi: A CHI VUOLE, QUANDO VUOLE.


La Lumen Gentium n°12 (Concilio Vaticano II) afferma:

“Tutti i carismi, tanto quelli straordinari, quanto quelli più comuni e diffusi, devono essere ricevuti con gratitudine e consolazione, perché sono molto utili ed adeguati alle necessità della Chiesa”

ALCUNE PRECISAZIONI PERCHE’ ALCUNI NON VENGONO GUARITI

La maggior o minore efficacia della preghiera di guarigione dipende da molti fattori, tra i quali:
• Conversione e gloria di Dio. Cioè fiducia nella sua fedeltà, nelle sue promesse, nella sua sapienza, nella sua potenza, nella sua bontà. NON NEI MIEI POTERI.
• Sofferenza di redenzione. Il Signore usa l’infermità per altri fini: riparazione, conversione, maturazione.
• Mancanza di desiderio di guarire.
• Il peccato: pentimento dall’odio etc…….
• Mancanza preghiera specifica. Scoprire la radice profonda del male.
• Falsa diagnosi. Guarigione fisica, anziché spirituale del male che causa l’infermità corporale (VIZI)
• Andare dal medico come mezzo di Dio per guarire.
• Ambiente che impedisce: luogo dove non c’è pace, amore ma odio, mondanità.
• A volte Dio vuole che sia un’altra persona strumento di guarigione.
• Non è ancora ora.
Volevo inserire tra questi punti che ho elencato, anche un particolare aspetto che spesso si verifica quando si decide di fare un cammino di fede; Attenzione: persone che nei gruppi di preghiera, incominciano ad alzare la voce, dimostrando rabbia, giudizi, collere, ragioni; opprimono e non fanno aumentare la fede, ma fanno crescere la tensione………. Nessuno che porta odio, in sé può portare guarigione. Quindi, soprattutto, davanti a queste cose difficili da gestire, c’è solo una soluzione: non possiamo rimanere uguali; o si diventa persone migliori o si diventa persone disperate. Dipende da te, nessuno ti può aiutare, perché tu, non lo vuoi.


PREDICHIAMO L’AMORE DI CRISTO (evangelizziamo)

Saremo cristiani autentici solo quando, attraverso l’azione dello Spirito Santo scopriremo le infinite ricchezze dell’amore di Cristo. Egli ci ama personalmente, dobbiamo avere la forza di consegnare la nostra vita a Gesù e sperimentare la sua bontà e misericordia, per riflettere con il volto e con le parole l’amore del Signore.

DIO E’ AMORE

Se veramente crediamo che Dio è amore, crediamo che la guarigione è un dono ordinario e non straordinario: “Se voi che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano” (Mt.7,14)
“Anche se ci fosse una donna che si dimenticasse del proprio figlio, IO invece non ti dimenticherò mai” (Is.49,15)
Credo che Dio è un Padre buono e la sua volontà e che l’uomo sia sano. In salute si loda meglio Dio e non si creano problemi al nostro prossimo.