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Appuntamenti della Comunità

Destati rivestiti della tua forza o Sion!

“Svegliati, svegliati, rivestiti della tua forza, Sion; Mettiti le vesti più belle, Gerusalemme, città santa! Perché da ora in poi non entreranno più in te, nè l’incirconciso né l'impuro. 2Scuotiti di dosso la polvere, alzati, mettiti seduta Gerusalemme! Sciogliti le catene dal collo, schiava figlia di Sion!”.

Questo brano porta in sé, un messaggio di speranza, di liberazione e di salvezza. Dio accende nel cuore del suo popolo quella speranza che si era spenta a motivo della durezza della schiavitù.

Gerusalemme si identifica nella sposa che dorme (Popolo dell’Alleanza), ma il Signore che l’ama e la vuole vicina non la forzerà senza che essa lo desideri e si ponga in un atteggiamento di ritorno. L’amore non obbliga . L’amore presume libertà, pertanto, ciascuno dovrà (risvegliarsi) tornare liberamente e spontaneamente al Signore che è sempre pronto ad accogliere chi torna a lui: “Colui che viene a me, non lo respingerò” (Gv 6,37).

Il Testo di Isaia è un invito alla pace, ma quali sono i suoi sentieri e le sue vie?
Il Profeta li indica in tre espressioni: svegliati, scuoti la polvere e 9prorompi in canti di gioia.
La pace è un processo a tre tappe che presuppone : una scelta, un cambiamento e una presa di posizione.

L’ ostacolo alla pace è la pigrizia del cuore e del corpo: la pace è faticosa perché costringe a prendere una decisione. Nelle nostre relazioni basta una cattiva risposta, un no inaspettato, o un silenzio di giorni per trasformare anche le amicizie più salde in un triste ricordo!

Sveglia! Cambia atteggiamento, non lasciarti travolgere dalle cose, non lasciarti “prendere” dagli eventi, scegli di agire. “7Quanto son belli sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie che annunzia la pace..”, i piedi esprimono un movimento da compiere in piena libertà, allora il primo frutto della pace è quella che tu porti e costruisci, non è per l’altro, ma per te. Troverai la tua liberazione e ti vedrai sotto vesti più belle, quelle che Dio ha pensato per te.

Ogni cuore è chiamato ad aprirsi liberamente al Signore che perdona.
La salvezza che è dono del Signore comporta un libero e responsabile cambiamento di condotta da parte di ciascuno: “Dio che ti ha creato senza di te, non può salvarti senza te “ (S. Agostino).
Così dice il Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo” (Ger 7,3).
L’insegnamento sarà ripreso anche dal Nuovo testamento: “Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù” (At 3,19s).
Perché il Signore ci invita al cambiamento a rimanere svegli? E perché questo richiamo accorato?

Il Signore invita la Chiesa a risvegliarsi e nel versetto lo dice per ben due volte.
Ogni persona ha il “suo modo di dormire” per questo è importante individuare quale sia il nostro sonno preferito.

C’è chi si stordisce con le droghe, l’alcol, chi sta ore davanti al computer, al televisore, chi davanti alla play station, chi come un robot fa sempre le stesse cose meccanicamente ogni giorno, chi si affanna, corre, corre eppure dorme perché è drogato di superlavoro.
Chi cerca di “anestetizzarsi” con il sesso, chi con i riconoscimenti, gli applausi: sono tutti surrogati di un bisogno più grande, che ci inducono a prendere tempo e a mantenerci in uno stato di incoscienza.
Il risultato è che se dormiamo siamo inattivi e non portiamo frutto, dormiamo o addirittura siamo morti, “perché il salario del peccato è la morte” (cf Rm 6,23).
Il segno più evidente del sonno spirituale della chiesa oggi è la mancanza di preghiera e di vera comunione con Dio.

Gesù vuole scuoterci per non trovarci addormentati alla sua venuta:

1 Ts 5,2 infatti voi ben sapete che come un ladro di notte, così verrà il giorno del Signore.

E ancora: 1 Pt5,8-9 Vigilate! Il vostro nemico, il diavolo, come un leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede.

Il diavolo non risparmia nessuno bussa alla porta di ogni famiglia, anche le migliori, e bussa persino alla porta dei conventi, anche i più osservanti, per rubare pace e concordia.

Egli sa che bene che “ Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi” (Mc 3,24-25), per cui tenta in tutti i modi di provocare liti e spaccature.
Toglie l’amore tra gli sposi, toglie la carità fraterna nelle comunità, in modo da renderci più vulnerabili in modo da lavorarci più agevolmente come vuole, a nostro danno, facendoci pregustare già in terra, purgatorio e inferno! Il suo motto è: “Dividi e regna”.

Come “Resistere saldi nella fede?”

E’ importante seguire 2 modelli di vita:
il primo è quello spirituale: fatto di preghiera e mortificazione e sacrificio e il secondo è quello umano: fatto di pazienza comprensione, perdono e come dice S. Teresa D’Avila “ Non pensate ai difetti degli altri, pensate piuttosto, alle loro virtù e ai vostri difetti.

“ Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole “ (Mt 26:41).
Vegliare non abbassare mai la guardia perchè numerosi idoli, spinte emotive, minacciano di far perdere a Dio il posto che gli spetta: il PRIMO.

Ecco cosa ci impedisce di svegliarci e uscire da questo sonno di morte spirituale.

Non lasciamoci trovare impreparati, speriamo che mai il Signore possa dire di noi:
“Io conosco le tue opere: tu non sei nè freddo, né caldo…sto per vomitarti dalla mia bocca”( Ap 3,15,16).

Gesù rimprovera questa chiesa, parlando a ognuno, Dobbiamo deciderci, (dobbiamo scegliere o si o no”, Mt 5,37) scegliere da che parte stare!
Quindi questa tiepidezza è una cosa che Dio non sopporta, Lui vuole una decisione da parte nostra, e dice: “Ti consiglio di comprare da me oro purificato e vesti bianche per coprirti e collirio per ungerti gli occhi e recuperare la vista” ( Ap 3,18).

il sonno spirituale è pericoloso, perchè ci fa rimandare il momento della decisione, chi dorme spiritualmente è veramente in pericolo (Chi dorme non piglia pesci).

Il Signore vuole scuoterci questa sera e ci invita a fare una scelta, Isaia dice: “Rivestiti della tua forza”, il popolo chiedeva a Dio di tornare con la forza di una volta, e Dio risponde: “Rivestiti tua della tua forza”, il Salmo 27,8 “Il Signore è la forza del suo popolo; rifugio di salvezza per il suo consacrato.”

E poi dice: “scuotiti di dosso la polvere”, questa polvere è anche un simbolo di un cambiamento della nostra mente, del nostro modo di ragionare, abbiamo bisogno di cambiare il nostro modo di vedere le cose, il nostro modo di ragionare nelle cose di Dio, e lui dice: “togli questa polvere, togli le cose vecchie, spolvera la tua vita e togli le cose che non stanno bene su questo vestito nuovo che io ti voglio dare”.

Romani 12:2- “trasformatevi rinnovando la vostra mente”, affinchè la nostra mente cominci ad essere trasformata dalla Parola di Dio, cominciamo ad essere diversi, a cambiare vita, a cambiare il nostro modo di pensare, a cambiare le nostre azioni, il nostro linguaggio, il nostro modo di vedere Dio e le cose.

E poi continua e dice: “Alzati”, mettiti seduta, ciò significa che devi prendere una posizione nella tua vita, non puoi essere una persona tiepida, devi prendere una posizione, o si o no, non ci sono vie di mezzo. Quindi la scelta da fare è fra vita e morte e anche fra benedizione o maledizione, non c'è una via di mezzo: dice “Sciogliti le catene dal collo” tante volte ci sentiamo legati che non riusciamo a vivere la nostra vita come vorremmo, perchè ci sentiamo obbligati, quasi schiavi a dover fare determinate cose, le catene sono segno di schiavitù, non siamo liberi dal camminare in un certo modo, liberi dal fare determinate scelte, liberi da certe schiavitù che potrebbero essere anche fisiche.
Le catene quindi simboleggiamo come un qualcosa che ci tiene legati.

Dio non dice: “vieni che ti sciolgo”, ma dice: “Sciogliti! Sei tu che devi fare questa azione, prendere posizione e liberarti da queste catene dal collo”, quindi lasciare lo stato di schiavitù.

Dio vuole liberarti, e la liberazione è già avvenuta quando Cristo è morto sulla croce, ora sei tu che devi prendere posizione.

Quindi è tempo di risveglio della nostra volontà, oggi Dio vuole fare nuove tutte le cose in noi, nessuno può vedere il regno di Dio se non rinasce dall'alto (Gv 3, 1-8), bisogna rinascere dall’Acqua e dallo Spirito per rinascere dall’alto, volendo indicare che l’anima deve essere purificata con l’acqua, poiché l’acqua è il più antico simbolo dell’umiltà e del sacrificio.
Chi purifica l’anima con l’umiltà raggiunge la verità e, grazie a questa, viene reso spiritualmente libero e quindi degno di entrare nel Regno di Dio.
Oggi il Signore ci chiama per nome e ci dice:
” svegliati, rivestiti della tua forza, mettiti le vesti più belle, scuotiti la polvere di dosso, alzati, mettiti seduta e sciogli le catene dal collo”. Amen.


Patrizia Lo Vecchio