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Appuntamenti della Comunità

Esposizione seconda settimana 14/08/15 al 20/08/15

TRINITA' : Padre d'immensa gloria ,

Verbo d'eterna luce ,

Spirito di sapienza

e carità perfetta.

EUCARESTIA : O Pane Vivo , memoriale

della passione del Signore ,

fa' ch'io gusti quanto è soave

di Te vivere , in Te sperare .

VITA : Il PERDONO

frutto dell'Amore , è una Perla del Vangelo e ci fa imitare la stessa Paternità Divina: "Siate misericordiosi come il Padre vostro" . Perchè perdonare ? Anzitutto perchè stiamo meglio con noi stessi . La rivalsa può darci una soddisfazione momentanea,ma non la pace interiore che regna stabilmente solo in un cuore magnanimo e benevolo . Il perdono a volte trasforma i nostri avversari inducendoli al ripensamento, pentimento e riconciliazione .

Infine , simili a Gesù , facciamo quello che ha fatto Lui quando, Innocente, dalla Croce disse : "Padre , perdona loro perchè non sanno quello che fanno". Cosa di più bello? Perdonare non è per nulla facile : si scontra con il nostro senso di giustizia,con l'amor proprio ferito,coi ricordi che non vogliono andar via !!!...

Chiediamo aiuto a Dio che, da intellligente come è,non comanda mai ciò che è impossibile! Potremo così pregare con sincerità e verità quella parte dell'unica preghiera insegnataci da Gesù : "Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori" . (Ometteremo questa frase ne dire il Padre Nostro?) Si chiama "PER-DONO" perchè è il più grande DONO . Siamo generosi : facciamoci vicendevolmente questo GRANDE DONO .

ASSUNZIONE DELLA MADONNA AL CIELO : Questa Festa,definita Dogma da Pio XII nel 1950, per noi credenti, è anticipazione della realtà della Chiesa celeste e motivo di lieta speranza . Un bel augurio : che tutti i redenti da Cristo Salvatore e con loro tutti noi possiamo ritrovarci insieme con la comune Madre . Auguri : non per il ferro di agosto , nè per feries Augusti= ferie dell'Imperatore Augusto da cui deriva ferragosto , ma per l' ASSUNTA .

Seconda Settimana

«Il mio timore comincia a diminuire ed il mio colorito è meno pallido… ora sento forte il bisogno di cercare Dio e di incontrare la sua Luce, anche se sono ancora un po’ “restia”. Però posso già togliere il cappello per espormi un po’ di più! ».

Olio Abbronzante FPA 15

DOMENICA

Luca 19,1-10

Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».

Donami le energie per cercarti

Signore Dio mio,
mia unica speranza,
esaudiscimi,
perché non cessi di cercarti
vinto dalla fatica,
ma continui a cercare
il tuo volto
continuando ad ardere.
Donami le energie
per cercarti,
Tu che ti sei fatto trovare,
Tu che mi hai dato
sempre più
la speranza di trovarti.

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella casa del Signore

tutti i giorni della mia vita,

per gustare la dolcezza del Signore

ed ammirare il suo santuario.

Lunedì

Romani 8,22-27

Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l'adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Poiché nella speranza noi siamo stati salvati. Ora, ciò che si spera, se visto, non è più speranza; infatti, ciò che uno già vede, come potrebbe ancora sperarlo? Ma se speriamo quello che non vediamo, lo attendiamo con perseveranza. Allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio.

Sento una sofferenza dentro, un desiderio sconosciuto.
Cerco qualcosa, ma cosa?
Mi tuffo in tante situazioni… Dò vita a mille idee…
Ma nulla appaga il mio essere, nulla mi dà la pace che cerco.
Nel mio cuore la chiedo a Te.
A Te che nulla do, ma tanto chiedo.
Nella preghiera vorrei:
affogare le mie ansie,
soddisfare le mie voglie,
calmare il mio spirito.
Ma tu Signore, non sei la mia medicina,
il tuo amore non riesce a guarirmi.
In questo caleidoscopio di emozioni
provo solitudine fra la gente,
incomprensione degli amici,
incomunicabilità con gli altri.
Sento il vuoto…
Ti prego Signore riempilo.
Riempilo di Te.

E’ buio dentro di me, ma presso di te c’è la luce,

sono solo, ma tu non mi abbandoni,

sono impaurito, ma presso di te c’è l’aiuto,

sono inquieto, ma presso di te c’è la pace,

in me c’è amarezza, ma presso di te c’è la pazienza,

io non comprendo le tue vie, ma la mia via tu la conosci.

martedì

Giovanni 6,26-34

Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico, voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».

Guardaci, o Signore, ascoltaci, illuminaci
e mostrati a noi...
Abbi pietà delle nostre fatiche e dei nostri sforzi per tendere a te
poiché senza di te nulla possiamo.
Tu ci inviti a te: aiutaci.
Ti prego ardentemente, o Signore,
non lasciarmi cadere
nello scoraggiamento
ma fa' che viva di speranza,
fa' che il mio cuore,
amareggiato nella sua desolazione,
sia addolcito dalle tue consolazioni;
fa' che avendoti cercato affamato
non rimanga digiuno di te:
mi sono avvicinato a te affamato,
non permettere che mi allontani
senza essere saziato;
povero, mi sono accostato al ricco;
miserabile, mi sono accostato al misericordioso.
Non permettere che me ne torni vuoto
e scontento...
Insegnami a cercarti,
mostrati a chi ti cerca,
perché non posso
né cercarti, se tu non me lo insegni,
né trovarti, se tu non ti manifesti.
Fa', o Signore,
che possa cercarti desiderandoti,
possa desiderarti cercandoti,
possa trovarti amandoti
e ti possa amare trovandoti.

O Dio, Tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco,

di te ha sete l’anima mia,

a Te anela la mia carne, come terra deserta,

arida, senz’acqua.

Mercoledì

Giovanni 3,1-8

C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodèmo, un capo dei Giudei. Egli andò da Gesù, di notte, e gli disse: «Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio; nessuno infatti può fare i segni che tu fai, se Dio non è con lui». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall'alto, non può vedere il regno di Dio». Gli disse Nicodèmo: «Come può un uomo nascere quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?». Gli rispose Gesù: «In verità, in verità ti dico, se uno non nasce da acqua e da Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito. Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito»

Signore, che cosa sono io per te,
perché tu voglia essere amato da me
al punto che ti inquieti se non lo faccio,
e mi minacci severamente?
Come se non fosse già una grossa sventura
il non amarti!
Dimmi, ti prego,
Signore Dio mio misericordioso,
che cosa sei Tu per me?
Dì alla mia anima:
"Io sono la tua salvezza".
Dillo, che io lo senta.
Le orecchie del mio cuore, Signore,
sono davanti a te;
aprile e dì alla mia anima:
"Io sono la tua salvezza".
Rincorrerò questa voce
e cosi ti raggiungerò;
tu non nascondermi il tuo volto.

Ascolta, o Dio, il mio grido,

sii attento alla mia preghiera.

Dai confini della terra io ti invoco;

mentre il mio cuore viene meno,

guidami Tu su rupe inaccessibile.

Giovedì

Giovanni 7,11-18

I Giudei intanto lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'è quel tale?». E si faceva sommessamente un gran parlare di lui tra la folla; gli uni infatti dicevano: «È buono!». Altri invece: «No, inganna la gente!». Nessuno però ne parlava in pubblico, per paura dei Giudei. Quando ormai si era a metà della festa, Gesù salì al tempio e vi insegnava. I Giudei ne erano stupiti e dicevano: «Come mai costui conosce le Scritture, senza avere studiato?». Gesù rispose: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi ha mandato. Chi vuol fare la sua volontà, conoscerà se questa dottrina viene da Dio, o se io parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato è veritiero, e in lui non c'è ingiustizia. Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la Legge!

Quando mi fermo
stanco sulla lunga strada
e la sete mi opprime sotto il solleone;
quando mi punge la nostalgia di sera
e lo spettro della notte copre la mia vita,
bramo la tua voce, o Dio,
sospiro la tua mano sulle spalle.
Fatico a camminare
per il peso del cuore
carico dei doni che non ti ho donati.
Mi rassicuri la tua mano nella notte,
la voglio riempire di carezze,
tenerla stretta:
i palpiti del tuo cuore
segnino i ritmi del mio pellegrinaggio.

Io innalzo a Te la mia preghiera,

rispondimi, Signore,

benefica è la Tua grazia;

volgiti a me

nella Tua grande tenerezza.

Venerdì

Giovanni 1,35-39

Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l'agnello di Dio!». E i due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, vedendo che lo seguivano, disse: «Che cercate?». Gli risposero: «Rabbì (che significa maestro), dove abiti?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Signore,
sto camminando per la strada,
in mezzo alla gente,
in mezzo alla confusione
di tutti i giorni.
La gente corre verso cose
in cui neppure crede;
io sto correndo verso di te,
verso la vita,
sento di aver bisogno di te, ora.
Ti sembrerà strano,
ma mi sento solo
in mezzo a tanta gente;
ho bisogno di silenzio,
di te, della tua comprensione,
e della sicurezza che solo tu sai dare.
Ho bisogno di fermarmi,
per riflettere.
Entro nella tua casa,
tu mi stavi aspettando
e io aspetto te.
Grazie per avermi saputo attendere senza mai chiedere
il perché del mio ritardo.

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,

così l’anima mia anela a Te , o Dio.

L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:

quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Sabato

Luca 6,17-19
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.

Abbiamo bisogno di Te, di Te solo.
Tu solo conosci il bisogno che c'è di Te,
in questo mondo, in quest'ora del mondo.
Gesù, tutti hanno bisogno di te
anche quelli che non lo sanno.
E quelli che non lo sanno
assai più di quelli che sanno.
L'affamato si immagina
di cercare il pane
e ha fame di te.
L'assetato crede di volere l'acqua
e ha sete di te.
Il malato s'illude di cercare la salute
e il suo male è l'assenza di te.
Tu sai quanto sia grande
per me e per tutti noi
il bisogno del tuo sguardo
e della tua parola.
Tu che fosti tormentato
per amore nostro
ed ora ci tormenti con tutta la potenza
del tuo implacabile amore.

Puoi Signore accontentarmi?

Ho sete di preghiera… Ecco l’ho detto.

E anche questo è già un modo di pregarti…

Dammi di pregare così come respiro,

così come mi batte il cuore.

Stà il tempo necessario al Sole e non saltare nessun giorno . Al principio si fa un po' fatica ( Initium , semper difficillimum ) ma vedrai poi che " tintarella ! " .

Vostro aff.mo Padre Mattia - Trinitario